Multicanalità vs monocanalità allargata

Come anche pubblicato nell’articolo del corriereQuotidiano.it, non si può più parlare di vendita di prodotti ma solo di vendita di servizi in cui il prodotto è parte del servizio che lo ingloba (“servizio allargato”). Lo stesso prodotto fa parte di molti servizi distribuiti da diversi venditori (il produttore, grossista, gdo, market place, negozianti fisici e online).

Tale “servizio allargato” consiste nell’assistere il cliente dal pre-consumo al post-consumo, tramite web, social e punti fisici, riducendo al massimo le asimmetrie informative e facendo sentire il consumatore un prosumer.

Tutti provano a differenziare il servizio venduto segmentando la clientela il più possibile e customizzando il “servizio allargato”, facendo poi una strategia di versioning con pricing dinamico.

Oggi riusciamo a parlare ancora di “canali di vendita” e di “prodotti” perché non si riesce a tracciare contemporaneamente il consumatore nella vita reale e in quella virtuale, ma quando questo problema verrà risolto, i modelli economici cambieranno molto.

Una prima avvisaglia di questo cambiamento la si può trovare all’interno di questa notizia. Molti la considerano un qualcosa di brutto e pericoloso ma in verità questo sarebbe un bellissimo e importantissimo mutamento se con l’intelligenza artificiale si potrà dare, nella logica dell’opendata,  la possibilità al proprietario dei dati di sfruttarli e non a un monopolista il privilegio di considerarli di sua proprietà ed arricchirsi per mezzo di essi. Naturalmente questi cambiamenti dovranno essere supportati da cambiamenti tecnologici (blockchain, semantiche condivise, e soa).

 

Cfr. in https://it.wikipedia.org/wiki/Inventario_gestito_dal_venditore

Cfr. in https://it.wikipedia.org/wiki/Pianificazione_collaborativa,_previsione_e_rifornimento

Lascia un commento